DEFINIZIONE:
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Castello fortezza catara costruito sulla cima di un monte nella
Linguadoca, teatro drammatico della conclusione della guerra intrapresa dal
papato contro l’eresia degli Albigesi (1244, v.). In Linguadoca la Chiesa e la
Santa Inquisizione si scatenarono per dar prova della loro supremazia.
L’Inquisizione intendeva soprattutto eliminare completamente il Catarismo, i cui
seguaci erano ormai ridotti alla clandestinità ed alla pratica segreta del loro
culto. A quel tempo molti Catari occupavano ancora posizioni sociali importanti,
per cui la loro persecuzione risultava piuttosto impopolare. Un ulteriore
importante problema era rappresentato dalla solidità della fortezza di
Montsegur, dove risiedevano i vescovi Catari. Soprattutto per guadagnare
prestigio, l’Inquisizione fu praticamente costretta ad ordinarne l’assedio. Ciò
implicava però un processo molto costoso, in un momento storico che richiedeva
risorse altrove, per cui l’operazione dovette essere rinviata. Nel 1242 una
spedizione comandata da Roger de Mirepoix, comandante militare cataro di
Montsegur, tentò senza successo l’uccisione di William Arnaud, inquisitore di
Tolosa. L’attentato provocò però l’immediata e violenta reazione delle forze
militari papali, che portò all’assedio del castello (1243) ed alla sua caduta il
16 marzo del 1244. Subito dopo gli ultimi 215 Catari furono condannati per
eresia al rogo, e bruciati alla base del monte, consentendo all’Inquisizione di
guadagnare prestigio. Il Catarismo sembrava ormai del tutto estinto, specie
quando nel 1290 fu attaccata e distrutta la loro ultima chiesa in Lombardia. Ma
nel 1298 Peter Autier, educato nella dottrina Catara, raggiunse la Linguadoca,
ed iniziò pazientemente la ricostruzione del Catarismo. Quando era già riuscito
a riunire ed organizzare un migliaio di seguaci, nel 1321 venne catturato ed
arso al rogo da Bernard Gui, nuovo inquisitore di Tolosa. Dopo questo tragico
evento non sono rimaste tracce dell’esistenza del Catarismo in Linguadoca, salvo
forse la sopravvivenza di una ristretta minoranza della popolazione che ne ha
mantenuto in vita nel massimo segreto la pratica dottrinale (v. Catari).
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