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SEZIONE: « DIZIONARIO ESOTERICO »

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DIZIONARIO ESOTERICO SCHEDA N. «01367»

TERMINE: MONTSEGUR
DEFINIZIONE:

Castello fortezza catara costruito sulla cima di un monte nella Linguadoca, teatro drammatico della conclusione della guerra intrapresa dal papato contro l’eresia degli Albigesi (1244, v.). In Linguadoca la Chiesa e la Santa Inquisizione si scatenarono per dar prova della loro supremazia. L’Inquisizione intendeva soprattutto eliminare completamente il Catarismo, i cui seguaci erano ormai ridotti alla clandestinità ed alla pratica segreta del loro culto. A quel tempo molti Catari occupavano ancora posizioni sociali importanti, per cui la loro persecuzione risultava piuttosto impopolare. Un ulteriore importante problema era rappresentato dalla solidità della fortezza di Montsegur, dove risiedevano i vescovi Catari. Soprattutto per guadagnare prestigio, l’Inquisizione fu praticamente costretta ad ordinarne l’assedio. Ciò implicava però un processo molto costoso, in un momento storico che richiedeva risorse altrove, per cui l’operazione dovette essere rinviata. Nel 1242 una spedizione comandata da Roger de Mirepoix, comandante militare cataro di Montsegur, tentò senza successo l’uccisione di William Arnaud, inquisitore di Tolosa. L’attentato provocò però l’immediata e violenta reazione delle forze militari papali, che portò all’assedio del castello (1243) ed alla sua caduta il 16 marzo del 1244. Subito dopo gli ultimi 215 Catari furono condannati per eresia al rogo, e bruciati alla base del monte, consentendo all’Inquisizione di guadagnare prestigio. Il Catarismo sembrava ormai del tutto estinto, specie quando nel 1290 fu attaccata e distrutta la loro ultima chiesa in Lombardia. Ma nel 1298 Peter Autier, educato nella dottrina Catara, raggiunse la Linguadoca, ed iniziò pazientemente la ricostruzione del Catarismo. Quando era già riuscito a riunire ed organizzare un migliaio di seguaci, nel 1321 venne catturato ed arso al rogo da Bernard Gui, nuovo inquisitore di Tolosa. Dopo questo tragico evento non sono rimaste tracce dell’esistenza del Catarismo in Linguadoca, salvo forse la sopravvivenza di una ristretta minoranza della popolazione che ne ha mantenuto in vita nel massimo segreto la pratica dottrinale (v. Catari).

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