DEFINIZIONE:
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Comunità zoroastriana dell’India, fuggita dalla Persia a causa delle
persecuzioni musulmane (VIII secolo). I P. si trasferirono dapprima ad Ormuz,
poi (766) nel Gujarat; dal XVIII secolo si installarono stabilmente a Bombay.
Abili commercianti e cultori del mazdeismo (v.), hanno saputo conquistare
posizioni di prestigio in campo economico, culturale e politico. Lo ha
dimostrato un rinomato membro dei P., il politico Rajiv Gandhi, figlio di Indira
Gandhii che, dopo l’assassinio della madre (primo ministro indiano dal 1966 al
1977, e poi ancora dal 1980 alla morte nel 1984 per mano di soldati della
comunità fanatica Sikh), prese le stesse redini del potere fino al 1989. Venne
anch’egli assassinato nel 1991 durante un comizio elettorale. I P. vivono
tuttora in comunità di circa 100.000 membri, e parlano il gujarati. Tipiche dei
P. sono le "torri del silenzio" (dakhma), dove vengono esposti i cadaveri dei
loro morti perché vengano divorati dagli avvoltoi.
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