DEFINIZIONE:
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Termine del linguaggio teologico, con il quale si definisce
l’atto con cui Dio assegna alle creature razionali il fine soprannaturale ed i
mezzi per raggiungerlo. Presso i Greci ed i Romani questa sorta di destino era
impersonato dal Fato (v.); presso i Musulmani in un Fato misterioso (Kismet),
per gli Ebrei ed i Cristiani in una divinità. Pelagio nega la P., ammettendo
solo la prescienza divina, mentre Calvino (v.) la assolutizza, e la restringe ad
una parte dell’umanità (predestinazionismo). La teologia cattolica condanna
entrambi gli estremi (Concili di Arles, 473, e di Magonza, 848) e, pur
affermando l’assoluta libertà divina nella concessione del dono della Grazia,
riconosce che ad essa non è estranea la previsione dei meriti degli eletti.
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