DEFINIZIONE:
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Religioso cristiano di incerta origine, forse libica (III secolo
d.C.), la cui dottrina si diffuse a Roma all’incirca tra il 210 ed il 240 d.C.,
e dal suo nome prese la denominazione di Sabellianismo. Tale dottrina diede un
particole contributo all’eresia trinitaria del Modalismo (v.) che, originatosi
con Noeto nell’Asia Minore, si diffuse all’inizio del III secolo in Africa ed in
Italia con Prassea. Il Sabellianisno, che ebbe sviluppi particolari con Paolo di
Samosata (III secolo) e con Marcello di Ancira e Fotino (IV secolo), si estinse
come scuola eretica organizzata entro il V secolo. Secondo S., Dio è un’unica
persona invisibile (Monade, v.), che assume nomi diversi a seconda dei diversi
aspetti in cui si manifesta: in quanto creatore del mondo è Verbo, in quanto si
rivela nell’Antico Testamento è Padre, nell’incarnazione è Figlio, e come
santificatore delle anime è Spirito Santo.
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