DEFINIZIONE:
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Libro apocrifo dell’Antico Testamento, in cui i
dodici figli di Giacobbe danno istruzioni ai loro discendenti, facendo
considerazioni sulla virtù ed i vizi, sui due spiriti: il buono ed il cattivo,
sulle due vie. Vi si fondono elementi leggendari, rituali, polemici ed
escatologici. Conosciuto nella tradizione armena e slava, il libro è attribuito
ad un giudeo del II-I secolo a.C., con interpolazioni cristiane. Tra i
manoscritti delle grotte del Mar Morto (v. Qumran) ne sono stati trovati alcuni
frammenti. Il suo contenuto morale, religioso ed escatologico è una delle fonti
più importanti per la comprensione del messaggio di Gesù, ed uno dei migliori
documenti dell’etica ebraica dell’epoca.
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