DEFINIZIONE:
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Termine derivato dal tedesco Eidgenosse, confederato, incrociato con
il nome del capo del partito antisavoiardo Hugues Besanon. Era l’appellativo
dato dai partigiani dei Savoia ai gruppi ginevrini ribelli, usato poi in Francia
per indicare generalmente i protestanti seguaci di Calvino (v.), ed in
particolare la loro organizzazione politico-militare durante le lotte di
religione del XVI e XVII secolo (Guerra dei cent’anni). In origine forma
associativa di tipo religioso, retta dalla Confessio gallicana, gli U. si
trasformarono in un vero e proprio partito politico, che in Francia si oppose al
tentativo di instaurare l’assolutismo regio contro un certo tipo di autonomie di
derivazione feudale, agendo soprattutto a partire dal 1560, dopo il primo sinodo
nazionale delle chiese riformate francesi, tenutosi a Saint-Germain. Uno dei
centri maggiori degli U. fu La Rochelle, ed essi ebbero come capi dapprima il
principe di Condé, e poi il re di Navarra. Il periodo delle guerre di religione
si aprì praticamente con il massacro di Vassy (1° marzo 1562), eseguito dai
fedeli del Guisa , ramo cadetto della dinastia di Lorena e sostenitori dei
cattolici. La prima fase di questo tormentato periodo vide l’affermazione degli
U., appoggiati dall’Inghilterra: la pace di Sait-germain-en-Laye (1570) viede
riconosciuto loro il diritto di occupare quattro città (La Rochelle, Cognac,
Montauban e La Charité), oltre che ad essere considerati come una forza
autonoma. La strage di San Bartolomeo (1572, v.), in cui ancora una volta gli U.
furono massacrati, aprì un altro periodo caratterizzato dalla lotta fra Enrico
di Guisa ed Enrico di Navarra, per la successione al trono di Francia, che toccò
al secondo dopo la sua conversione al cattolicesimo (Enrico IV di Francia).
L’editto di Nantes (1598) emanato da Enrico IV, faceva ampie concessioni agli
U., che però, dopo la morte del sovrano, resi inquieti dalla politica di
riavvicinamento con la Spagna e da nuovi tentativi di accentramento regio,
ripresero le armi. La caduta di La Rochelle (1628), assediata dalle truppe del
cardinale Richelieu, poneva fine all’organizzazione ugonotta in Francia,
nonostante che l’editto di Nimes concedesse loro tutte le libertà religiose
(1629).
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