DEFINIZIONE:
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Giare in terracotta che dall’Antico Regno erano destinate alla
conservazione degli organi interni del corpo, estratti prima della
mummificazione dello stesso. All’inizio erano dotate di coperchio raffigurante
una testa umana, identificate con Canopo, personaggio mitologico greco,
timoniere di Menelao, sepolto a Canopo, nel delta del Nilo, e lì adorato. A
partire dalla XIX dinastia ogni coperchio assunse le sembianze di uno dei figli
di Horus. Il vaso con coperchio del sciacallo Duamutef (sacro ad Anubis)
conteneva lo stomaco, protetto dalla dea Neith; quello col babbuino Hapi (sacro
ad Amon-Ra) i polmoni, protetti dalla dea Nefti; il vaso con il falco Qebehsenue
(sacro ad Horus) gli intestini, protetti dalla dea scorpione Selkis; infine
quello con il capo umano Imset il fegato, protetto direttamente da Iside. Dalla
XXI dinastia in poi gli organi interni vennero dapprima mummificati, e poi
deposti all’interno dei V. Essi facevano parte del corteo funebre, in cui erano
posti in casse portacanopi trascinate da una slitta. Facevano infine parte del
corredo funebre, ed erano deposti a fianco del sarcofago contenente il corpo
mummificato. Le quattro figure erano ritualmente collegate ad Anubis (v.) per
l’apertura della bocca, e ad Osiride nella psicostasia (v.).
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